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Orazione di S. Bernardo sulla Spalla di Nostro Signore

San Bernardo, Abate di Chiaravalle, domandò nell'orazione a Nostro Signore quale fosse stato il maggior dolore sofferto nel corpo d...

lunedì 29 febbraio 2016

PREGHIERA PER RINNOVARE LE PROMESSE BATTESIMALI

(E RINUNCIARE A SATANA E ALLE SUE SEDUZIONI)
 
Rinuncio a Satana e a tutte le sue seduzioni. Confesso e Credo in Dio, Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra. Confesso e Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque dalla Santa Vergine Maria, morì e fu sepolto, resuscitò dai morti e siede alla destra del Padre. Confesso e Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi, il perdono dei peccati, la resurrezione di morti e la vita eterna.

Volontariamente e liberamente rinnovo il mio impegno Battesimale davanti alla Santissima Trinità, a tutti gli Angeli e ai Santi e a tutti i miei fratelli nella fede. Rinuncio alla lussuria, la gola, l’avarizia, l’accidia, l’ira, l’invidia e la superbia. Rinuncio all’aggressività e alla violenza familiare e a qualsiasi tipo di abuso verso me stesso e verso il mio prossimo. Rinuncio ad essere un cristiano tiepido. Scelgo una fede viva e coerente con gli insegnamenti apostolici. Scelgo di rinnovare la mia mente secondo la parola di Dio e non secondo i miei propri concetti né secondo gli errori del mondo. Scelgo di farmi responsabile dei miei atti e scelgo di non abusare della mia libertà, né della dignità di essere figlio di Dio. Scelgo di professare la mia fede, adeguando le mie opere agli insegnamenti della Chiesa. Rinuncio ad ogni pratica di magia, occultismo, yoga, meditazione trascendentale, alla New age, al reiki, alla santeria ecc. Rinuncio ad ogni pratica e rituale contrario alla fede cattolica. Scelgo di aprire il mio cuore a Gesù Cristo per lasciare che lo Spirito Santo mi illumini e mi santifichi in ogni momento della mia vita. Cosciente che in Dio tutto posso, chiedo aiuto allo Spirito Santo perché mi dia la forza necessaria per compiere fedelmente l’impegno che ho appena preso. Amen

CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA E AL SACRO CUORE DI GESU

1. CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA (33 giorni)
 


2. CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESU'

Preparazione alla consacrazione (30 giorni). Scarica:  http://gloria.tv/media/VFqt4ZkjsUM

PREGHIERA DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE (DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE)

lo .............. dono e consacro al Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo la persona e la vita mia, le mie opere, pene, sofferenze, per non volere più servirmi d'alcuna parte del mio essere che per onorarlo e glorificarlo. Questa è la mia volontà irrevocabile: essere tutto Suo e far ogni cosa per amor Suo, rinunziando con tutto il cuore a quanto potrebbe dispiacergli.  Ti prendo, dunque, o Sacro Cuore, per l'unico oggetto del mio amore, per protettore della mia vita, per sicurezza del­la mia salvezza, per rimedio della mia fragilità ed incostan­za, per riparatore di tutte le colpe della mia vita, e per sicu­ro asilo nell'ora della mia morte.  O Cuore di bontà, sii la mia giustificazione presso Dio, Tuo Padre, e allontana da me le minacce della Sua giusta indi­gnazione.  O Cuore d'amore, io pongo in Te tutta la mia confidenza, perché tutto temo dalla mia malizia e debolezza, ma tutto spero dalla tua bontà; consuma in me quanto può dispia­certi e resistere alla Tua Santa Volontà.  Il Tuo puro amore s'imprima così profondamente nel mio cuore che io non possa mai dimenticarti, né mai essere se­parato da Te. Ti scongiuro, per la tua bontà, di concedermi che il mio nome sia scritto nel Tuo Cuore, perché voglio far consistere la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire in qualità di Tuo schiavo. Amen.

3. RINNOVO QUOTIDIANO DELLA CONSACRAZIONE
 
"Sacratissimo Cuore di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, i miei pensieri, parole e azioni di quest'oggi.  Per l'intercessione della Tua Santa Madre Maria, tutta la mia vita sia impregnata di Fede, Speranza e Carità. Così sarai per me, per la Tua Croce e la Tua Resurrezione, Via, Verità e Vita. Amen"

CONSACRAZIONE ALLA SS. TRINITA'

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Gesù è il Volto visibile del Dio Invisibile.
Mio Dio, Trinità che adoro,  aiutami a dimenticarmi interamente per fissarmi in te, immobile e tranquilla come se la mia anima fosse già nell' eternità. Niente possa turbar la mia pace né trarmi fuori di te, o mio immutabile: ma che ogni istante mi immerga sempre più nella profondità del tuo mistero.
Pacifica l' anima mia, rendila tuo cielo, tua dimora prediletta e luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai solo, ma ti sia presente, con fede viva, immersa nell' adorazione, piamente abbandonata
alla tua azione creatrice.
Gesù, mio diletto, crocifisso per amore, io vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti fino a morire.  Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di rivestirmi di te, di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima, di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita, sia un riflesso della tua vita. Vieni in me come Adoratore, come Riparatore, come Salvatore.
O Verbo eterno, parola del mio Dio, voglio passar la vita ad ascoltarti. Voglio rendermi docile ai tuoi insegnamenti, per imparare tutto da te: e poi, nelle tenebre dello spirito, nel vuoto,  nell'impotenza, voglio fissare lo sguardo in te e restare nella luce del tuo splendore. O mio astro adorato, affascinami, affinché io non possa mai più sottrarmi alla tua luce.
O Fuoco divorante, Spirito d' amore, sopravvieni in me, affinché si faccia nella mia anima come una nuova incarnazione del Verbo, ed io gli sia una umanità aggiunta in cui egli rinnovi il suo mistero.
E Tu, o Padre, degnati di curvarti verso la tua povera creatura, e vedi in essa solo il Diletto in cui hai messo tutte le tue compiacenze.
O miei Tre, mio tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, io mi do a voi come un prigioniero: immergetevi in me, affinché io mi immerga in voi, aspettando di venire a  contemplare nella vostra luce l' abisso delle vostre grandezze.

(Beata Elisabetta della Trinità)

CONSACRAZIONE A DIO PADRE

Padre mio,
io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.

Qualunque cosa tu faccia di me
Ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.

Affido l'anima mia alle tue mani
Te la dono mio Dio,
con tutto l'amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.

(Beato Charles de Foucauld)

giovedì 25 febbraio 2016

Appello di Amore e Conversione del Cuore Addolorato e Immacolato di Maria

15 Febbraio 2016


 
Meditate nelle Sacre Scritture tutto ciò che Gesù ha sofferto per Amore e continua a soffrire nei vostri cuori. Nei cuori dei poveri peccatori, Gesù è condannato ogni giorno. Nei Tabernacoli, solo e abbandonato, Gesù è prigioniero per Amore.
Figli Miei, pensate di più alle sofferenze di Gesù, dimenticatevi delle vostre. Unite le vostre sofferenze a quelle di Gesù Cristo e avrete più meriti. Figli Miei, meditate la Passione Dolorosa di Gesù. Non dimenticatevi di tutto ciò che Mio Figlio ha sofferto per Amore vostro.

Figli Miei, aprite i vostri cuori alla Croce, amate la Croce. La Croce è segno di vittoria e di redenzione, però bisogna morire su Essa per resuscitare.
Figli Miei, vi aspetto nel Mio Cuore Immacolato: nel Mio Cuore Immacolato vi insegnerò ad amare, adorare, riparare e consolare il Sacro Cuore di Mio Figlio, che soffre per Amore. Vi amo e vi benedico. Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

http://llamadosdeamor.blogspot.it/

venerdì 19 febbraio 2016

VISITA DEL PAPA ALLA MADONNA DI GUADALUPE (MESSICO)

La Madonna di Guadalupe, ha detto il Papa, “ci dà la certezza che le lacrime di coloro che soffrono non sono sterili. Sono una preghiera silenziosa che sale fino al cielo e che in Maria trova sempre posto sotto il suo manto. In lei e con lei, Dio si fa fratello e compagno di strada, porta con noi le croci per non lasciarci schiacciare da nostri dolori”. “Oggi di nuovo torna ad inviarci; oggi di nuovo torna a ripeterci: sii mio messaggero, sii mio inviato per costruire tanti nuovi santuari, accompagnare tante vite, asciugare tante lacrime”, ha assicurato Francesco: “Basta che cammini per le strade del tuo quartiere, della tua comunità, della tua parrocchia come mio messaggero; innalza santuari condividendo la gioia di sapere che non siamo soli, che lei è con noi. Sii mio messaggero – ci dice – dando da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, da’ un posto ai bisognosi, vesti chi è nudo e visita i malati. Soccorri i prigionieri, perdona chi ti ha fatto del male, consola chi è triste, abbi pazienza con gli altri e, soprattutto, implora e prega il nostro Dio”.

mercoledì 17 febbraio 2016

MESSAGGIO DI DIO PADRE - 20 Marzo 1991 (Vassula)


Io, Jahvè, sono tuo Padre; vieni, figlia Mia, compirai il tuo lavoro al Mio fianco; ti rinvigorirò ogni giorno perché ciò sarà necessario per la Mia Opera che andrà nel mondo intero; ho acceso la tua lampada perché tu veda, figlia Mia; ti ho scelta per insegnarti dalla Mia Dimora; hai ricevuto la Parola dalla Mia Stessa Bocca; custodisci i Miei Insegnamenti come la pupilla dei tuoi occhi;
Si, mio Signore e Dio.
Anche ora nella tua nullità, Io che sono Tutto, Mi espanderò e, come la foschia, che si insinua dappertutto, intendo avvolgere tutta la Mia creazione in Me, dallo straniero al Mio migliore amico, poiché la Mia Gelosia1 ha superato il Mio desiderio di reprimerla; ti ho creata per un fine: ti ho creata per Amore perché Mi amassi; quando il corpo e la carne saranno consumati e logorati, colui che Mi è stato gradito sarà attirato nella Mia Anima e per sempre;
ma guai a colui che non ha avuto timore di Me! guai a colui che non ha mai considerato la malvagità come una follia e la stoltezza come una pazzia! guai al cuore che ha creduto di poter raggiungere lo zenit della propria potenza con i suoi sforzi e senza di Me! guai a colui che non ha obbedito ai Miei Comandamenti! guai a colui che ha il cuore pieno di malizia! guai allo sciacallo che complottava nella notte! guai a colui che giudicava suo fratello inducendolo a vivere nel terrore! guai alle labbra che hanno testimoniato il falso! guai a coloro che hanno versato sangue innocente di bambini non ancora nati! la vostra ricompensa sarà l'inferno! guai agli impuri che ricevono la Carne e il Sangue di Mio Figlio in stato di colpa, quanto Mi siete ripugnanti! guai a colui che Mi offende rifiutando la confessione e l'assoluzione e viene a ricevere il Figlio Mio in stato di colpa! pentitevi! pentitevi dei vostri peccati! a che serve Mi facciate offerte quando avete un serpente annidato in voi? se Mi chiedete: "cosa dobbiamo fare per ottenere la Vita eterna?", Io vi rispondo: pentitevi! seguite i Miei Comandamenti, producete buoni frutti, e Io, in presenza dei Miei angeli, vi offrirò la stanza che ho riservato per voi; vegliate e state in guardia contro tutte queste cose; nel vostro deserto, permettete che il Mio Spirito si manifesti come Mi fa piacere, quando Mi fa piacere e su chi Mi fa piacere: per salvarvi;
Correggici, Jahvè, Padre tutto amore, dolcemente e con misericordia, ma anche con sollecitudine!
AmaMi, adoraMi e mettiMi al primo posto e al di sopra di tutto ...
Insegnaci ad amarti senza più offenderti. Oh Abba, senza di Te sono disperata!
I Miei Occhi sono costantemente su di te, figlia Mia, ed il Mio Spirito ti invaderà più che mai senza lasciare nulla di tuo; Io Sono Tutto e posso colmarti con la Mia Luce. Ah, creazione! Io sono Leale e Amabile, lasciaMi libero, creazione, e con amorevole affetto riempirò il tuo spirito con la divinità del Mio Spirito; lasciaMi libero di annientare il tuo letargo che ti ha condotto in questa grande apostasia ed alla rovina della tua anima; permetteteMi di riempirvi del Mio Fuoco affinché diventiate Miei servitori leali e ferventi; lasciate che vi trasformi per fare di voi la delizia della Mia Anima, Io Sono Colui Che Sono è con voi;
sii benedetto ed abbi la Mia Pace, tu che leggi le Mie parole.

http://www.tlig.org/it

Papa in Messico: omelia Messa e Angelus a Ecatepec (febbraio 2016)

Testo dell'omelia:
Mercoledì scorso abbiamo iniziato il tempo liturgico della Quaresima, nel quale la Chiesa ci invita a prepararci per celebrare la grande festa della Pasqua. Tempo speciale per ricordare il dono del nostro Battesimo, quando siamo stati fatti figli di Dio. La Chiesa ci invita a ravvivare il dono che ci ha elargito per non lasciarlo nell’oblio come qualcosa di passato o in qualche “cassetto dei ricordi” questo regalo. Questo tempo di Quaresima è un buon momento per recuperare la gioia e la speranza che ci dà il sentirci figli amati dal Padre. Questo Padre che ci aspetta per toglierci le vesti della stanchezza, dell’apatia, della sfiducia e rivestirci con la dignità che solo una vero padre e una vera madre sanno dare ai loro figli, i vestiti che nascono dalla tenerezza e dall’amore.
        Il nostro Padre è il Padre di una grande famiglia, è Padre nostro. Sa avere un amore, ma non sa generare e creare “figli unici” tra di noi. E’ un Dio che sa di famiglia, di fraternità, di pane spezzato e condiviso. E’ il Dio del “Padre nostro”, non del “padre mio” e “patrigno vostro”.
In ognuno di noi si annida, vive quel sogno di Dio che in ogni Pasqua, in ogni Eucaristia ritorniamo a celebrare: siamo figli di Dio. Sogno che hanno vissuto tanti nostri fratelli nel corso della storia. Sogno testimoniato dal sangue di tanti martiri di ieri e di oggi.
        Quaresima, tempo di conversione perché quotidianamente faccio esperienza nella nostra vita di come quel sogno si trova sempre minacciato dal padre della menzogna – ascoltiamo nel Vangelo quello che succede con Gesù - da colui che vuole dividerci, generando una società famiglia divisa e conflittuale, una società divisa e conflittuale. Una società di pochi e per pochi. Quante volte sperimentiamo nella nostra carne, o nella nostra famiglia, in quella dei nostri amici o vicini, il dolore che nasce dal non sentire riconosciuta quella dignità che tutti portiamo dentro. Quante volte abbiamo dovuto piangere e pentirci, perché ci siamo resi conto di non aver riconosciuto tale dignità negli altri. Quante volte – e lo dico con dolore – siamo ciechi e insensibili davanti al mancato riconoscimento della dignità propria e altrui.
        Quaresima, tempo per regolare i sensi, aprire gli occhi di fronte a tante ingiustizie che attentano direttamente al sogno e al progetto di Dio. Tempo per smascherare quelle tre grandi forme di tentazione che rompono, dividono l’immagine che Dio ha voluto plasmare.
        Le tre tentazioni che ha sofferto Cristo…
        Tre tentazioni del cristiano che cercano di rovinare la verità alla quale siamo stati chiamati.
        Tre tentazioni che cercano di degradare e di degradarci.
La prima, la ricchezza, impossessandoci di beni che sono stati dati per tutti, utilizzandoli solo per me o per “i miei”. E’ procurarsi il pane con il sudore altrui, o persino con la vita altrui. Quella ricchezza che è il pane che sa di dolore, di amarezza, di sofferenza. In una famiglia o in una società corrotta questo è il pane che si dà da mangiare ai propri figli.
La seconda tentazione: la vanità. Quella ricerca di prestigio basata sulla squalifica continua e costante di quelli che “non sono nessuno”. La ricerca esasperata di quei cinque minuti di fama che non perdona la “fama” degli altri. “Facendo legna dell’albero caduto”, lascia spazio alla terza tentazione, la peggiore, quella dell’orgoglio, ossia il porsi su un piano di superiorità di qualunque tipo, sentendo che non si condivide la “vita dei comuni mortali” e pregando tutti i giorni: “Grazie Signore perché non mi hai fatto come loro”.
Tre tentazioni di Cristo…
Tre tentazioni con cui il cristiano si confronta quotidianamente.
Tre tentazioni che cercano di degradare, di distruggere e di togliere la gioia e la freschezza del Vangelo. Che ci chiudono in un cerchio di distruzione e di peccato.
Vale la pena che ci domandiamo: fino a che punto siamo consapevoli di queste tentazioni nella nostra persona, in noi stessi?
Fino a che punto ci siamo abituati a uno stile di vita che pensa che nella ricchezza, nella vanità e nell’orgoglio stanno la fonte e la forza della vita?
Fino a che punto crediamo che il prenderci cura dell’altro, il nostro preoccuparci e occuparci per il pane, il buon nome e la dignità degli altri sono fonti di gioia e di speranza?
        Abbiamo scelto Gesù e non il demonio. Se ci ricordiamo di quello che abbiamo ascoltato nel Vangelo, Gesù non risponde al demonio non nessuna parola propria, ma gli risponde con la Parola di Dio, con la Parola delle Scritture. Perché, fratelli e sorelle, mettiamocelo bene in testa: con il demonio non si parla! Non si può dialogare! Perché ci vince sempre… Solamente la forza della Parola di Dio lo può sconfiggere! Abbiamo scelto Gesù e non il demonio:  vogliamo seguire le sue orme, ma sappiamo che non è facile. Sappiamo che cosa significa essere sedotti dal denaro, dalla fama e dal potere. Perciò la Chiesa ci dona questo tempo, ci invita alla conversione con una sola certezza: Lui ci sta aspettando e vuole guarire il nostro cuore da tutto ciò che lo degrada, degradandosi o degradando altri. E’ il Dio che ha un nome: misericordia. Il Suo nome è la nostra ricchezza, il Suo nome è la nostra fama, il Suo nome è il nostro potere; e nel Suo nome ancora una volta ripetiamo con il salmo: «Mio Dio in cui confido» (91/90,2). Lo vogliamo ripetere insieme, tre volte? “Tu sei il mio Dio e in te confido”; “Tu sei il mio Dio e in te confido”; “Tu sei il mio Dio e in te confido”.
        Che in questa Eucaristia lo Spirito Santo rinnovi in noi la certezza che il Suo nome è misericordia e ci faccia sperimentare ogni giorno che il Vangelo «riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù» sapendo che con Lui e in Lui «sempre nasce e rinasce la gioia» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 1).


Questo il testo integrale delle parole all'Angelus al termine della Messa:

Cari fratelli,
        nella prima Lettura di questa domenica, Mosè fa al popolo una raccomandazione. Nel momento del raccolto, nel momento dell’abbondanza, nel momento delle primizie non dimenticarti delle tue origini, non dimenticarti da dove vieni. L’azione di grazie nasce e cresce in una persona e in un popolo che è sia capace di fare memoria. Ha le sue radici nel passato, che tra luci e ombre ha generato il presente. Nel momento in cui possiamo rendere grazie a Dio perché la terra ha dato il suo frutto e così produrre il pane, Mosè invita il suo popolo ad essere memore enumerando le situazioni difficili attraverso le quali è dovuto passare (cfr Dt 26,5-11).
        In questo giorno di festa, in questo giorno possiamo celebrare quanto buono è stato il Signore con noi. Rendiamo grazie per l’opportunità di essere riuniti nel presentare al Padre Buono le primizie dei nostri figli e nipoti, dei nostri sogni e progetti. Le primizie delle nostre culture, delle nostre lingue e delle nostre tradizioni. Le primizie del nostro impegno…
        Quanto ciascuno di voi ha dovuto passare per arrivare fino a qui! Quanto avete dovuto “camminare” per fare di questo giorno una festa, un’azione di grazia! Quanto hanno camminato altri che non hanno potuto arrivare, ma grazie a loro noi abbiamo potuto andare avanti.
        Oggi, seguendo l’invito di Mosè, vogliamo come popolo fare memoria, vogliamo essere popolo della memoria viva del passaggio di Dio attraverso il suo Popolo, nel suo Popolo. Vogliamo guardare i nostri figli sapendo che erediteranno non solo una terra, una lingua, una cultura e una tradizione, bensì erediteranno anche il frutto vivo della fede che ricorda il passaggio sicuro di Dio per questa terra. La certezza della sua vicinanza e della sua solidarietà. Una certezza che ci aiuta ad alzare il capo e attendere con desiderio vivo l’aurora.
        Con voi mi unisco anche a questa memoria riconoscente. A questo ricordo vivo del passaggio di Dio nella vostra vita. Guardando i vostri figli non posso non fare mie le parole che un giorno il beato Paolo VI rivolse al popolo messicano: «Un cristiano non può fare a meno di dimostrare la sua solidarietà per risolvere la situazione di coloro ai quali ancora non è arrivato il pane della cultura o l’opportunità di un lavoro onorevole […] non può restare insensibile mentre le nuove generazioni non trovano la via per realizzare le loro legittime aspirazioni». E poi prosegue il beato Paolo VI con un invito a «stare sempre in prima linea in tutti gli sforzi per migliorare la situazione di quelli che soffrono indigenza», a vedere «in ogni uomo un fratello e in ogni fratello Cristo» (Radiomessaggio al popolo messicano nel 75° anniversario dell’incoronazione della B.V. di Guadalupe, 12 ottobre 1970: L’Osservatore Romano, 18 ottobre 1970).
Desidero invitarvi oggi a stare in prima linea, ad essere intraprendenti in tutte le iniziative che possano aiutare a fare di questa benedetta terra messicana una terra di opportunità. Dove non ci sia bisogno di emigrare per sognare; dove non ci sia bisogno di essere sfruttato per lavorare; dove non ci sia bisogno di fare della disperazione e della povertà di molti l’opportunismo di pochi.
Una terra che non debba piangere uomini e donne, giovani e bambini che finiscono distrutti nelle mani dei trafficanti della morte.
Questa terra ha il sapore della Guadalupana, colei che sempre Madre ci ha preceduto nell’amore; a lei diciamo, dal cuore:
Vergine Santa, «aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 288).

venerdì 12 febbraio 2016

mercoledì 10 febbraio 2016

10 FEBBRAIO: NASCITA DI SAN GIUSEPPE





Rivelazioni a Madre Cecilia Baiji: madre-cecilia-baiji-5


Messaggio di San Giuseppe del 2007: offrite-le-vostre-sofferenze



CONSACRAZIONE A SAN GIUSEPPE
(da rinnovarsi ogni mercoledì o almeno una volta al mese)

San Giuseppe: Piccola, una volta consacrati a Gesù e Maria, consacrate a Me le vostre famiglie. Così sia (...)  Con la libertà che il nostro Amato Padre ci ha dato come segno di amore e di somiglianza con le Creature Celesti, dite così:

San Giuseppe, consacro la mia Famiglia terrena completa alla tua Paterna Protezione, perché Tu ci mantenga in un rifugio discreto e sicuro in questi tempi. Non permettere, amato San Giuseppe, che neanche uno solo muoia senza Sacramenti e senza la Tua amabile e amorevole presenza accanto ad ogni moribondo della nostra Famiglia. Affidiamo a Te questo che è il bene più grande che il Cielo ci ha dato, per giungere insieme alla Gloria Celeste. Amen.  (20 febbraio dell'anno del Signore 2013)

martedì 9 febbraio 2016

Appelli di Amore e Conversione

Appello del Cuore Addolorato e Immacolato di Maria - 1 Febbraio 2016

Figli Miei, il Signore ha scelto Me per giungere a voi. Il Signore Mi manda di nuovo perchè voi giungiate a Gesù. Figli Miei, prendete la Mia Mano e camminate con Me. L’oscurità è molta e la confusione è dappertutto. Ma tenendomi per Mano, figli Miei, non cadrete in errore.

Perchè Sono Torre Salda. Perchè Sono Colonna di Grazia. Perchè il Signore Mi ha costituito come un Esercito in Ordine di Battaglia. Per questo, cari figli, prendete la Mia Mano, camminate con Me, indirizzatevi con i Miei Messaggi.

Figli Miei, Io preparo tutte le Anime dell’Esercito Fedele per condurle con la Mia Mano al Regno dove il Cuore Eucaristico di Gesù sarà per sempre.

Figli Miei, pregate sempre il Santo Rosario. Con la lettura della Sacra Scrittura e con la forza del digiuno sarete saldi nelle tormente della vita.

Figli Miei, ascolto sempre le vostre preghiere. Mio Figlio Gesù e Io siamo con tutti voi. Vi amo e vi benedico con la Mia Fiamma di Amore perchè accechiamo insieme Satana e distruggiamo il peccato. Figli Miei, la pace del Signore è con voi. Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 
Appello del Casto e Amorevole Cuore di San Giuseppe - 3 Febbraio 2016

Cari figli, per la Divina Volontà sono con voi e vi guido e vi insegno perchè con la vostra vita glorifichiate il Santo dei Santi. Che i vostri lavori, che le vostre famiglie, che il vostro daffare siano diretti alla maggior Gloria di Dio. Glorificate Dio sempre. Nei vostri problemi e nelle vostre tribolazioni, lodate e ringraziate. Nelle vostre sofferenze e infermità, lodate e ringraziate. Offrite a Dio tutto ciò che siete, tutto ciò che vivete. Regalatelo a Gesù come un’offerta d’amore. Nessuno dei vostri atti resterà senza qualche Grazia da parte della Divina misericordia, se voi la consacrate a Gesù. Figli Miei, anime fedeli, ascoltate sempre la Voce dello Spirito Santo. Pregate e non perdete la Pace. Vivete nella preghiera costante. E noi tempi di confusione e di prova il vostro aiuto sta nella preghiera e negli insegnamenti dei Nostri messaggi. Perchè i Nostri messaggi vengono solo a spiegare ciò che già Gesù Cristo vi ha detto per mezzo del Santo Vangelo. Però i Nostri Cuori Uniti, come Intercessori, vengono incontro alle anime fedeli. Figli Miei, pecorelle del gregge, non vi disperdete perchè i lupi sono molti e feriranno il gregge e il pastore se non state uniti al Buon e Divino Pastore Gesù Cristo. Ascoltate le Nostre parole. Ricevete la Grazia dello Spirito Santo. Il Signore vi ama e vi benedice. Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

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mercoledì 3 febbraio 2016